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Goffredo Mameli (Genova 1827-Roma 1849), poeta, patriota e scrittore, è stato tra le figure più importanti del Risorgimento italiano. Scrisse a vent'anni le parole del Canto degli Italiani, poi adottato come inno nazionale nel 1946, e morì due anni dopo per una ferita riportata durante la difesa della Repubblica Romana. Per amor di patria e dell'autonomia nazionale, partecipò attivamente alla lotta per l'indipendenza: sventola il tricolore nonostante il divieto, organizza una spedizione che affianca Nino Bixio nel 1848 per l'insurrezione di Milano, diviene il fiduciario di Mazzini, viene arruolato nell'esercito di Garibaldi, poi è a Roma per la proclamazione della Repubblica Romana e organizza la Costituente, va a Genova con Bixio contro il generale Lamarmora e di nuovo in difesa di Roma dove morì. Mazziniano e sostenitore della libertà di stampa, scrive articoli, manifesti e proclami per incitare i governi e la popolazione alla guerra di liberazione e per difendere i nuovi principi democratici e popolari. In questa antologia sono raccolti alcuni dei suoi testi politici più significativi, del biennio 1848-49, dai quali emerge tutta la passione del militante rivoluzionario e insieme la profondità del suo sentimento civile. Celebrato quale eroe e retore del patriottismo, Mameli offre un'occasione per ripensare oggi il mito del Risorgimento, oltre che per indagare la condizione esistenziale di chi fa sacrificio di sé per la patria in giovanissima età.